News 04/04/2022

La robotica “sensibile” di Deenova

OSSERVATORIO MEDICO SCIENTIFICO – Deenova è il leader indiscusso nell’ambito delle soluzioni di meccatronica (combinazione di robotica e automazione) per la tracciabilità a circuito chiuso dei farmaci e dei dispositivi medici nelle strutture sanitarie. Ne parla il ceo Giorgio Pavesi.

Deenova pone al centro delle sue scelte il paziente impegnandosi per garantire estrema sicurezza grazie a un percorso di qualità relativo non solo ai farmaci, ma all’intero flusso di lavoro e di micro-logistica. Le soluzioni di Deenova contribuiscono ad alleviare la crescente pressione a cui sono soggetti gli erogatori di prestazioni sanitarie: riducendo gli errori di terapia, aumentando la produttività e migliorando la logistica, ottimizzando gli sprechi e consentendo il controllo sui beni sanitari sensibili, contenendo i costi, contribuendo a ridurre il crescente divario tra l’incremento dell’attività richiesta al personale sanitario e la scarsità delle risorse umane. Con progetti in Italia e all’estero (Francia, Malta, Germania, Spagna, Polonia e Regno Unito), Deenova vanta il primato di aver realizzato e gestito il primo sito italiano, operativo secondo le norme di buona fabbricazione per il settore farmaceutico (Gmp), nel quale realizza il riconfezionamento dei farmaci in dose unitaria per oltre 20 ospedali sul territorio italiano, con numerosi brevetti nel campo della robotica, della tecnologia Rfid per la tracciabilità, nonché software proprietari per la prescrizione informatizzata e la gestione di farmaci e dispositivi medici. Abbiamo incontrato il ceo dell’azienda, Giorgio Pavesi.

Quali sono le caratteristiche che contraddistinguono la vostra realtà?

«Deenova è attiva nella ricerca e sviluppo di soluzioni per la tracciabilità dei beni sanitari dal 2004 ed è oggi in grado di offrire soluzioni all’avanguardia. Il punto di forza probabilmente risiede proprio in questo: aver intuito il potenziale tecnologico all’interno del settore sanitario già 15 anni fa, quando ancora nessuno ne vedeva gli sviluppi. Questa intuizione è un notevole vantaggio competitivo e ci permette di rispondere a richieste specifiche con strumenti e sistemi di automazione che sono destinati a migliorare per sempre le prestazioni sanitarie. È necessario semplificare i processi della logistica nelle strutture sanitarie, trasformando ogni istante dedicato alla “gestione delle terapie”, in tempo utile per la cura del paziente. Quando la robotica entra in contatto con il lato umano, quello più vulnerabile, diventa una “robotica sensibile”, capace cioè di interfacciarsi con il farmacista, il tecnico, il medico, l’infermiere, il paziente, in una relazione di sostegno affidabile sempre e ovunque. Le nostre soluzioni si differenziano per una flessibilità che garantisce personalizzazione ed efficienza di altissimo livello. Il carattere innovativo che ci contraddistingue è confermato dalle numerose richieste da parte degli ospedali italiani, che grazie ai fondi nazionali si muovono verso la digitalizzazione».

Come si è evoluta la vostra attività con l’emergenza epidemiologica?

«Il nostro servizio, in prima linea anche nei mesi più duri, ha confermato la propria efficacia e la propria flessibilità. Abbiamo fatto del nostro meglio per supportare i professionisti e dare un concreto aiuto. Non ci posizioniamo come un fornitore di tecnologia, ma piuttosto forniamo un modello di business unico, in cui siamo partner delle strutture sanitarie e garantiamo un servizio completo 24/7 grazie alla combinazione di hardware, software proprietario e persone. In risposta all’emergenza epidemiologica, ci siamo attrezzati per garantire la continuità dei servizi, attraverso l’impiego di tutte le precauzioni necessarie. Abbiamo vissuto un’evoluzione delle attività: si è resa ancora più evidente l’importanza del tempo all’interno delle strutture sanitarie. È cresciuta la richiesta di strumenti che possano semplificare la vita agli infermieri, strumenti ad esempio che preparino la terapia, verifichino la scadenza dei farmaci, somministrati poi dal personale. Queste tecnologie permettono agli infermieri di recuperare tempo e dedicarsi maggiormente ai pazienti. Durante la pandemia, in particolar modo, ci è arrivata la richiesta di estendere i nostri servizi a nuovi ambiti, come le strutture di lungodegenza, case di cura e Rsa».

Quali sono i progetti per il 2022?

«Per il 2022 prevediamo di espandere le nostre soluzioni per le Rsa, garantendo sempre maggiore flessibilità e personalizzazione. Ci stiamo dedicando, inoltre, a un progetto molto importante nel Regno Unito, partito come studio di fattibilità e autorizzato dal Ministero della Sanità inglese: siamo ora nella fase preparatoria e a breve i nostri servizi saranno attivi in tre ospedali. Siamo fieri di realizzare questa impresa. Ancora per il 2022, abbiamo firmato un contratto con una catena di ospedali in Germania. Sarà dunque un anno di forte rafforzamento della nostra presenza oltre in confini italiani».

Ilaria Di Giuseppe

 

Consulta l‘articolo originale sull’ultimo numero di Osservatorio Medico-scientifico.