In occasione del convegno “Tracciabilità, sicurezza ed efficienza nella sanità lombarda del futuro”, promosso da Value Relations in collaborazione con la Commissione Sanità e politiche sociali di Regione Lombardia, AboutPharma ha intervistato Giancarlo Taddei, primario emerito Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, Marco Trivelli, direttore generale A.s.s.t. Brianza e Giorgio Pavesi, presidente e amministratore delegato di Deenova.
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L’ospedale del futuro è sempre più tecnologico. La gestione automatizzata dei medicinali, dalla prescrizione alla somministrazione al letto del paziente, è già una realtà in alcuni ospedali della Lombardia, tra le prime regioni d’Italia a impegnarsi sul fronte della tracciabilità del farmaco. Gli esempi virtuosi di gestione informatizzata di medicinali e dispositivi medici hanno prodotto vantaggi in termini di sicurezza delle cure, controllo dei costi, efficientamento e creazione di valore e sono stati estesi dagli ospedali alle Residenze sanitarie assistenziali. Il tema è stato al centro del convegno “Tracciabilità, sicurezza ed efficienza nella sanità lombarda del futuro”, promosso da Value Relations in collaborazione con la Commissione Sanità e politiche sociali di Regione Lombardia.
I partecipanti
L’evento si è svolto a Milano il 6 luglio scorso e ha riunito istituzioni, docenti universitari e manager della sanità regionale. Tra questi Andrea Gelmetti, direttore della struttura complessa Sistemi informativi aziendali della Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia; Marco Ruocco, dirigente farmacista direttore U.o.c. A.s.s.t. Brianza; Ivan Bedeschi, direttore area tecnica Gruppo Gheron; Tullio Elia Testa, direttore U.o.c. farmacia aziendale A.s.s.t. Ospedali civici di Brescia e presidente Codifo; Celia Falzon, direttore generale dell’ospedale Mater Dei Malta; Giancarlo Taddei, primario emerito Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo e Marco Trivelli, direttore generale A.s.s.t. Brianza.
I risultati ottenuti
L’automatizzazione della logistica e della gestione del farmaco ha portato risultati evidenti: errori di prescrizione e somministrazione ridotti fino al 100%, azzeramento dei farmaci scaduti, un risparmio medio del 15-25% sui consumi e del 20-40% sulle giacenze di magazzino, con un generale recupero del tempo di infermieri e farmacisti ospedalieri. I direttori generali delle strutture sanitarie lombarde hanno così riassunto i risultati e descritto il percorso che ha portato alla reingegnerizzazione dei processi. Hanno dettagliato inoltre i progetti che, integrando hardware e software, permettono la gestione informatizzata dei medicinali sia in farmacia che in reparto, fino al letto del paziente o, per i dispositivi medici, fino alla sala operatoria. Un bel risultato se si considera che l’acquisto e la logistica di farmaci e dispositivi medici incidono per il 20% sui costi totali sostenuti dagli ospedali e sono al secondo posto tra le voci di spesa. Gli sprechi e i possibili errori terapeutici, spesso influenzati da fattori umani quali stanchezza, carenza di personale o cattive condizioni ambientali si verificano molto frequentemente perciò è importante mitigare i rischi con tecnologie innovative. Inoltre, questi fattori determinano il prolungamento delle degenze e una crescita di contenziosi sanitari. Su circa otto milioni di persone ricoverate ogni anno negli ospedali italiani, si calcola che 320 mila (circa il 4%) riportino danni e malattie dovuti a errori nelle cure o a un’organizzazione inadeguata delle strutture sanitarie (secondo i dati Assinform 2021 e Cineas 2022).
Intervista a Giancarlo Taddei, primario emerito Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo.
Le soluzioni adottate
Armadi robotizzati e carrelli intelligenti che dispensano le terapie già in singole dosi, avvisando sullo stato delle scorte, software che tracciano i farmaci dal momento della prescrizione fino alla somministrazione, registrando tutti i dati clinici e amministrativi aggiornati in tempo reale, braccialetti identificativi per associare i medicinali a uno specifico paziente sono soltanto alcuni degli esempi delle innovazioni introdotte negli ultimi anni per rispondere alle richieste di maggiore sicurezza del paziente e all’esigenza di una riduzione dei costi. “Le maggiori criticità osservate – ha ricordato Maria Pavesi, responsabile del tavolo Logistics healthcare dell’Osservatorio contract logistics “Gino Marchet” del Politecnico di Milano – riguardano gli asset fisici, come i magazzini, la digitalizzazione e la difficoltà nella gestione delle giacenze. Oggi la tracciabilità del farmaco è sempre più legata al prodotto e alle sue caratteristiche”.
Intervista a Marco Trivelli, direttore generale A.s.s.t. Brianza.
L’efficienza dei processi
In Lombardia, gli errori terapeutici sono la prima causa di risarcimento danni da parte delle Ats (54% degli importi liquidati) e la terza causa per le Aziende socio sanitarie territoriali (11,3%), dopo gli errori chirurgici e quelli diagnostici (secondo la mappatura del sistema sanitario regionale 2019 della Regione Lombardia). L’esigenza di snellire e rendere efficienti i processi si fa sempre più stringente se si considera anche l’attuale contrazione della forza lavoro in ospedale. “Migliorare l’efficienza all’interno degli ospedali significa diminuire le possibilità di errore che vanno dall’8 al 25% all’interno dei setting ospedalieri – ha ricordato Roberto Langella, segretario regionale Lombardia di Sifo – e di conseguenza tutelare il paziente. C’è una forte spinta verso l’interoperabilità perché se la tecnologia non è integrata e interconnessa non svolge in pieno la sua funzione”.
Intervista a Giorgio Pavesi, presidente e amministratore delegato di Deenova
Le priorità delle aziende sanitarie
La sicurezza del paziente e tracciabilità del farmaco sono ormai tra le priorità delle istituzioni sanitarie, per questo motivo i progetti di logistica innovativa si stanno diffondendo anche in setting di cura diversi dall’ospedale e più vicini al territorio, come le Residenze sanitarie assistenziali. Calcolando che la Lombardia è prima in Italia per numero di assistiti nelle Rsa, si comprende perché iniziative mirate a un maggior controllo dei processi siano in crescita anche nelle strutture di lungodegenza. “Oggi la tecnologia ospedaliera riveste un ruolo sempre più importante in termini di qualità e prezzi – ha sottolineato nel suo intervento Davide Croce, direttore del centro sull’Economia e il management nella sanità e nel sociale LIUC Business School – e le esigenze del paziente sono più evolute e richiedono una comunicazione più efficace. Bisogna puntare a semplificare l’approccio tecnologico e a ridurre gli errori evitabili”.
La farmacia 4.0
In futuro si può immaginare anche l’estensione dei processi ingegnerizzati alle farmacie aperte al pubblico, per l’allestimento di terapie personalizzate. “La recente riforma sanitaria regionale – ha aggiunto Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia – coinvolgerà sempre più la farmacia dei servizi nella presa in carico della cronicità e nel monitoraggio della compliance del paziente. In questo contesto, la terapia in dosi personalizzate offrirà importanti vantaggi, non solo in termini di tracciabilità e sicurezza ma anche per favorire l’aderenza terapeutica e contenere gli sprechi”.
Riproducibilità dell’esperienza regionale
“L’automazione del percorso intraospedaliero del farmaco – ha sottolineato Emanuele Monti, presidente della Commissione Sanità e politiche sociali della Regione Lombardia – oggi è già realtà in diverse strutture sanitarie lombarde, dove la tracciabilità si è rivelata uno strumento di governo fondamentale per le sue ricadute in termini di appropriatezza delle cure, controllo e sostenibilità della spesa sanitaria. Siamo precursori di una nuova frontiera della tutela della salute e della sicurezza, che potrà essere presa ad esempio dalle altre Regioni e anche dal Parlamento italiano”.